IL MUCCHIO – “The light of a new sun” Review -
Written by : Aurelio Pasini
Impresa lunga e non semplicissima quella di tracciare le coordinate della carriera di J.C. Cinel, sia alla guida o all'interno di altre formazioni che come solista. Meglio concentrarsi sui contenuti di questo suo nuovo lavoro in proprio, una raccolta di canzoni che hanno il sapore del rock più classico, stradaiolo al punto giusto, impolverato ma tutt'altro che polveroso. Flirta col blues Cinel, tinge le sue composizioni di elettricità sudista per poi staccare (almeno in parte) la spina e mostrarne il cuore acustico e roots, salvo virare ulteriormente e planare dalle parti della West Coast illuminata dal sole al tramonto. In altre parole, pur muovendosi all'interno di un ambito stilistico ben preciso, gli undici brani qui contenuti si fanno apprezzare per la relativa varietà delle soluzioni, senza per questo che la personalità del padrone di casa smetta di farsi sentire. Da una parte, convince la scrittura, solida e non priva di riuscite aperture melodiche; dall'altra, piacciono non poco gli arrangiamenti, specie per quanto concerne le chitarre, nei loro intrecci e negli assolo fulminanti, frutto di una tecnica notevole sempre però messa al servizio dei pezzi e degli stati d'animo da essi veicolati. E, a dare al tutto uno spessore ancora più internazionale, i contributi alle tastiere del veterano Johnny Neel. Ora, va detto, chi tali sonorità non le mastica abitualmente difficilmente si convertirà grazie all'ascolto di “The Light Of A New Sun”; chi però in certe atmosfere si trova a proprio agio e, in generale, chi nel rock cerca i sentimenti e la passione più che l'adesione alle mode e la novità a tutti i costi non potrà che apprezzare.
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